A onore di Dio ti esporrò il primo rimedio

A onore di Dio ti esporrò alcuni rimedi contro le tentazioni che ora abbondano sulla terra per purgare e provare gli eletti e che, pur non essendo espressamente rela­tive ad alcun articolo principale della fede, mettono in peri­colo di distruzione le principali radici della nostra fede e preparano la cattedra e la sede dell’anticristo, come avvertono i più consapevoli. Queste tentazioni non voglio annun­ciarle ai semplici e agli imperfetti per non offrire occasione di scandalo e turbamento; ma le descriverò a te raccoman­dandoti una spirituale discrezione per non essere vinto da queste tentazioni. E poiché queste tentazioni ci giungono in due modi (o per suggestione e illusione del diavolo che in­ganna l’uomo a proposito dell’atteggiamento che deve avere verso Dio e le cose di Dio o per la dottrina corrotta e il mo­do di vivere di alcuni che sono già vinti da queste tentazio­ni), ti dirò quale atteggiamento devi avere nei confronti di Dio e delle sue cose se vuoi essere libero da quelle tentazioni e poi come devi comportarti nei confronti degli altri quanto alla dottrina
e al loro modo di vivere.

Contro le tentazioni spirituali di que­sto tempo procurate dal diavolo nel cuore di quanti vogliono darsi a Dio con la preghiera, la contemplazione e altre opere di perfezione è non desiderare visioni o rivelazioni o sentimenti sopra la natura e sopra il comune cammino di coloro che amano e temono Dio con la vera fede; poiché è raro che questo desiderio sia privo di una radice, di un fon­damento di superbia e di presunzione, senza tentazione di qualche vana curiosità circa i segreti di Dio e senza fragilità e difetto di fede. Per questo la giustizia di Dio permette che l’anima con tale desiderio cada nelle illusioni e negli ingan­ni diabolici e in falsi sentimenti; soprattutto in questo mo­do il diavolo semina le tentazioni spirituali di questo tem­po radicandole nei cuori di coloro che sono nunzi dell’an­ticristo come potrai renderti conto da quanto ti dirò in se­guito.

Devi sapere che le vere visioni, le autentiche rivela­zioni e sentimenti spirituali dei segreti di Dio non derivano da quel desiderio e da alcun tentativo o sforzo proprio dell’anima ma procedono solo dalla pura bontà di Dio per un’anima colma di umiltà, timore, reverenza di Dio e di amore di fervida fede. Sappi comunque che sforzarsi all’u­miltà, al timore e alla reverenza di Dio appositamente per questo, cioè per ottenere le visioni, le rivelazioni, i sentimenti di cui abbiamo parlato, ha per radice, fondamento, finale intenzione proprio quel desiderio, di modo che giu­stamente sbocca nello stesso abbandono e separazione da Dio in cui sfocia quel desiderio.

Tratto da: MISTICI FRANCESCANI, Editrici Francescane, 1995

Indietro
Indietro

L’amore per la Chiesa

Avanti
Avanti

Georges Bernanos, Libertà vo’ cercando